Venezia: per le città metropolitane – L’intervento di Valdo Spini
Martedì 17 luglio Valdo Spini, nella sua qualità di Presidente della Commissione Affari Istituzionali del Consiglio Comunale di Firenze, è intervenuto a Venezia nella Sala delle Colonne di Cà Giustinian alla terza riunione delle Commissioni Consiliari delle città interessate alla costituzione delle aree metropolitane avente per tema “Le città metropolitane verso la loro istituzione. Problemi e prospettive”.
Questo il testo del suo intervento:
Il DL 95 del 6 luglio 2012 (revisione della spesa con servizi invariati ai cittadini) introduce una riforma di grande portata nella struttura dei poteri locali del nostro Paese. Esso istituisce finalmente le città metropolitane, facendo corrispondere ai fenomeni ormai consolidati dell’urbanesimo dei livelli istituzionali di dimensione adeguata o, almeno,più adeguata. Così è avvenuto o sta avvenendo negli altri paesi europei come Francia, Germania e Gran Bretagna, sia pure in forme diverse.
Certo, sarebbe stato meglio che questa riforma fosse venuta dal basso. Nel caso della riforma degli enti locali, dal Parlamento che da vari anni la stava discutendo. Nel caso delle città metropolitane dalla sperimentazione dal basso che pure era stata prevista dalla legge, ma di cui nessuno si è avvalso. Purtroppo così non è stato. E oggi la riforma viene dall’alto da un governo che è stato definito come “tecnico” ma questo non significa che noi non dobbiamo accettare e rilanciare questa sfida riformatrice.
In tal senso vogliamo sottolineare che del tutto spontaneamente le commissioni consiliari competenti delle città interessate da tempo se ne stavano interessando e discutendo. Nel contempo l’Anci con il coordinamento del sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, si confrontava con il governo sul suo progetto.
Alle città metropolitane andranno i poteri previsti dall’art.17 per le province, cui esse si sostituiranno nelle 10 aree interessate senza creare alcun doppione più altri poteri molto significativi nell’ambito della pianificazione territoriale, delle infrastrutture, dei servizi e dei trasporti, della mobilità e della viabilità di carattere metropolitano,della promozione e della promozione e del coordinamento dello sviluppo economico e sociale.
Quello che ci attendiamo dalle città metropolitane è più semplificazione nelle decisioni, più efficienza e più democrazia. Sì più democrazia perché vogliamo che i cittadini possano determinare sulle decisioni che di fatto vengono prese a livello intercomunale. Da tale punto di vista mi pronuncio con chiarezza per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio metropolitani.