Metti un Orlando nel motore

Valdo Spini, ex ministro socialista del governo Ciampi, è intervenuto martedì 1° maggio insieme a Leoluca Orlando a un incontro che si è svolto presso il Salone della Chiesa Valdese di Palermo in via dello Spezio 43. “Il motivo per cui sono qui è anzitutto di carattere civico. Arrivando a Palermo ho letto su un autorevole quotidiano economico che il comune rischia il dissesto finanziario. Il centrodestra ha lasciato un’eredità pesantissima, tanto più apprezzo quindi la scelta di Leoluca Orlando di misurarsi direttamente con queste difficoltà e dare alla città l’aiuto di quello che è senza dubbio il suo cittadino più autorevole. Ho incontrato Orlando nel 2000 a Los Angeles alla convention del Partito Democratico che sceglieva Al Gore come candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Eravamo stati tutti e due invitati dallo stesso Partito Democratico USA, episodio che considero simbolo dell’attenzione con cui si guarda anche a livello internazionale a chi si batte con tenacia e con forza per il riscatto del nostro Paese. Palermo ha tutto da guadagnare dall’avere un sindaco esperto, noto e autorevole come Leoluca Orlando. Ma anche l’Italia ha tutto da guadagnare nel presentare a livello europeo e internazionale una Palermo in cui si è affermato nuovamente il leader della Primavera che ha caratterizzato positivamente una fase cruciale della vita della città.

Per esempio, oggi – prosegue Spini – l’elettore tedesco si oppone generalmente all’intervento a difesa della situazione finanziaria italiana perché ci considera un popolo che ha vissuto al di sopra delle sue risorse  e che è infiltrato pesantemente dalla mafia e dalla criminalità organizzata. Considero pertanto l’elezione di Leoluca Orlando un elemento positivo, non solo per i palermitani ma anche per tutto il Paese. Nel giorno del 1° maggio, nella mia qualità di vice segretario nazionale del Psi all’epoca in cui il partito era una cosa seria, voglio ricordare i martiri sindacalisti socialisti: Placido Rizzotto e Salvatore Carnevale. Sono qui forte della mia fede socialista ma non vengo qui né per un partito, né per una corrente e nemmeno per un uomo, nonostante l’amicizia che ho per Leoluca Orlando. Sono qui per sostenere il candidato più forte e qualificato del centro-sinistra e, nel caso vi fosse un secondo turno, per gettare un ponte unitario che ci conduca alla vittoria. E pertanto, parafrasando uno slogan di successo, mi sento in tutta coscienza di dire: mettiamo un Orlando nel motore”.