QCR dedica un fascicolo al centenario matteottiano: ce lo racconta il direttore Valdo Spini
QCR dedica un fascicolo al centenario matteottiano: ce lo racconta il direttore Valdo Spini
L’ultimo fascicolo dei «Quaderni del Circolo Rosselli» (QCR), il 3/4-2024, è dedicato – nella sua prima parte – al centenario matteottiano.
I «Quaderni del Circolo Rosselli» (QCR) sono una collana di fascicoli con cadenza trimestrale, a carattere monotematico, pubblicati a partire dal 1981. Essi rappresentano uno strumento prezioso di diffusione dei temi di dibattito propri della Fondazione e del Circolo di Cultura Politica Fratelli Rosselli.
Gli argomenti trattati spaziano dai temi storici della politica nazionale ed estera – con particolare riguardo al socialismo, al laburismo e al liberalsocialismo – alle riforme istituzionali, ai problemi dell’occupazione, al progresso della ricerca scientifica e dell’università, alle questioni generali della diffusione e della promozione della cultura, a tutte le iniziative legislative per l’innovazione tecnologica e la piccola impresa, alle prospettive del federalismo e della costruzione dell’unità europea.
Il direttore di questa prestigiosa collana, pubblicata da Pacini Editore, è Valdo Spini, già professore universitario associato alla facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze, deputato al Parlamento per otto legislature (fino al 2008) e vicesegretario nazionale del Partito socialista (1981-1984). Ministro dell’Ambiente (1993-1994), sottosegretario all’Interno (1986-1992) e agli Esteri (1992-1993), presidente della Commissione Difesa della Camera (1996-2001), è stato cofondatore dei Democratici di sinistra di cui è stato eletto presidente della direzione nel 2000. Oggi presiede il Coordinamento delle Riviste Italiane di Cultura e la Fondazione Circolo Rosselli. È vicepresidente vicario del Teatro del maggio Musicale Fiorentino.
Al direttore chiediamo dunque di raccontarci la motivazione della scelta di inserire all’interno delle celebrazioni del centenario matteottiano anche la prima parte del doppio fascicolo 3-4/2024 di QCR.
I Quaderni del Circolo Rosselli hanno pieno titolo per occuparsi del centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti. Infatti, Carlo Rosselli con Gaetano Salvemini, Ugo Procacci. Manara Valgimigli ed altri soci del Circolo di Cultura, progenitore della Fondazione Circolo Rosselli, si iscrissero nel 1924 al Psu, Partito Socialista Unitario, di cui Matteotti era segretario, proprio per solidarietà verso il consapevole sacrificio del deputato socialista. Anzi, ho voluto pubblicare anche un mio articolo, “I Matteottini” che parla del valore di questa iscrizione al Psu, atto che nello stesso periodo fecero due futuri Presidenti della Repubblica, Sandro Pertini e Giuseppe Saragat. La figura di Giacomo Matteotti emerge dagli articoli pubblicati non solo come quella di un martire, ma come quella di un maestro politico, una figura di grande caratura intellettuale e morale. Ci fa capire tutto il valore del riformismo socialista.
In apertura del fascicolo troviamo il toccante testo Tempesta di Anya Crocetti, una studentessa della classe quinta del Liceo Classico “Leonardo da Vinci” di Aulla, che ha vinto il secondo premio, nella categoria testi, del Concorso Nazionale “Matteotti per le scuole”, indetto dal Ministero dell’istruzione e del merito, la Fondazione Giacomo Matteotti e la Fondazione di Studi Storici Filippo Turati Onlus. Perché lo avete inserito nel fascicolo?
Perché fare posto ad una liceale (ora al primo anno dell’Università di Pisa) in un consesso di voci autorevoli e sperimentate? Perché è un testo letterariamente molto bello. Infatti, è scritto non solo con la mente ma anche con il cuore. Tempesta è il soprannome che i compagni di partito avevano attribuito a Matteotti, per il suo carattere indomito e per il suo attivismo incessante. E proprio la figura umana, di Matteotti, il suo carattere, ha colpito questa giovane studentessa e le ha ispirato un testo vibrante ed espressivo, più di quello che potevano fare molti anziani. Non a caso, lei stessa ha voluto intitolarlo con il soprannome Tempesta a significare la sua volontà di interpretare fino in fondo l’animo del deputato socialista.
Perché la memoria della vita, dell’opera, e quindi dell’assassinio, di Giacomo Matteotti è importante da veicolare nelle scuole e tra i più giovani?
Le ragioni principali sono almeno tre.
– Perché è importante ricordare come il fascismo sia andato al potere, con la violenza e la sopraffazione e non col consenso.
– Per sottolineare come la consapevole esposizione di Matteotti ad un pericolo mortale, possa restituire fiducia e credibilità alla politica e ai suoi esponenti.
– Per recuperare in tutte le sue dimensioni la figura di Giacomo Matteotti. Matteotti non era solo un politico da comizi ed articoli. Lavorò concretamente per sollevare le terribili condizioni di vita delle plebi del suo polesine. Radicale nei principi: la pace la libertà, la giustizia sociale, la solidarietà, era riformista nel metodo perché perseguiva il miglioramento delle condizioni economiche e politiche delle classi lavoratrici del suo tempo.
La seconda parte dell’ampio fascicolo è dedicata al tema «La città metropolitana di Roma capitale», che cosa si intende con il sottotitolo “una costruzione di senso” e qual è il focus di questo approfondimento?
Roma è contemporaneamente un comune, ma ha anche uno status speciale come Roma capitale. d’Italia Allo stesso tempo il suo Sindaco è anche il Sindaco della città metropolitana, l’antica provincia. Ce ne è abbastanza per cercare di mettere ordine in questo assetto istituzionale. Un problema e un obiettivo che non riguarda solo i romani ma riguarda tutti noi italiani, tanti sono gli aspetti per i quali un buon funzionamento della capitale influenza la vita di tutta la nostra nazione. Aggiungo che molti sono stati i numeri speciali dei nostri “Quaderni”, dedicati alle grandi città italiane. Ce ne sono stati vari su Firenze, ma anche altri sulla stessa Roma, nonché su Bologna e su Napoli.
Può anticiparci quali saranno i temi trattati nell’annata 2025?
Il prossimo numero, l’1/2025 si intitolerà,” La Toscana regione d’Italia”. Sarà, cioè, un numero speciale sui problemi della nostra regione. Uscirà nell’anno delle prossime elezioni regionali, quindi con l’ambizione di presentare temi e contributi che possano essere utili alle forze politiche nel loro dibattito, ma abbastanza lontano dal loro svolgimento da non essere risucchiato dal confronto elettorale. Ci saranno molti contributi su vari aspetti della vita politica, economica e sociale della regione, di tutta la regione, nei vari territori in cui è articolata. Questo lo faremo interrogando le istituzioni: ci saranno interviste sia al Presidente della Regione che a tutti e dieci i sindaci delle città capoluogo di provincia. Del resto, gli stessi “Quaderni del Circolo Rosselli” hanno la sede della redazione a Firenze e la casa editrice a Pisa e sono la testimonianza di una radice regionale e non solo cittadina.
Il secondo numero sarà curato da Consuelo Ciatti, attrice ed autrice e sarà dedicato alla figura e alle opere dello scrittore Aldo Rosselli, scomparso nel 2013, uno dei figli dello storico Nello Rosselli, assassinato col fratello Carlo a Bagnoles de l’Orne il 9 giugno 1937. Oltre curare la memoria della sua famiglia, Aldo Rosselli fu autore di libri che ebbero anche importanti premi e riconoscimenti letterari. Il Quaderno n.2/2025 sarà quindi l’occasione per ricostruire l’ambiente culturale in cui si è mossa la famiglia Rosselli.
Completano sempre i “Quaderni” sue rubriche aperte ad altre tematiche, oltre a quelle principali dei vari numeri “Storia e Memoria” e “Libri arrivati in redazione”.