Firenze, 18 febbraio – conferenza stampa sul Progetto Guicciardini
Comunicato stampa sul Progetto Guicciardini
La Fondazione Centro Culturale Valdese (FCCV), in collaborazione con la Biblioteca nazionale centrale di Firenze (BNCF), ha dato avvio al progetto di catalogazione e di valorizzazione del Fondo Guicciardini custodito presso la BNCF, grazie all’utilizzo dei fondi dell’Otto per mille destinati alla Chiesa Valdese, unione delle Chiese valdesi e metodiste in Italia.
La conferenza stampa si tiene nei locali della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze il 18 febbraio prossimo alle ore 12. Saranno presenti:
la dott.ssa M. Letizia Sebastiani direttore della BNCF
il dott. Davide Rosso, direttore della FCCV
l’On. Valdo Spini, Presidente del Consiglio scientifico della BNCF
la dott.sa Antonella Lumini, responsabile del Settore catalogazione fondi antichi della BNCF
la dott.sa Laura Venturi, esperta di catalogazione del libro antico incaricata dalla FCCV.
Il Fondo Guicciardini. Custodito dal 1877 presso la BNCF, raccoglie prevalentemente edizioni a stampa comprese tra il XV e il XIX secolo, legate alla storia religiosa italiana ed europea. La collezione nata con lo scopo di conservare tutte le edizioni della Bibbia tradotte in italiano, si estese a materiali riguardanti la Riforma protestante e il movimento evangelico in Europa del XIX secolo. La raccolta è perciò, un complesso unico per completezza, estensione temporale e rarità delle opere conservate. Così lo storico Salvatore Caponnetto: “Ritornando alle opere cinquecentesche…si può dire che dei maggiori scrittori della Riforma italiana non gli sia sfuggito quasi nulla.”.
Sono documentate opere di autori della Riforma (Lutero, Zwingli, Calvino, Bèze, Melantone, Vergerio, Vermigli etc.), di alcuni dei suoi “precursori” come Girolamo Savonarola (presente con numerosi esemplari) e Hus; opere della Riforma “radicale” (Lelio e Fausto Sozzini, Serveto, Sebastiano Castellione, Curione…); opere di Juan de Valdès, Vittoria Colonna, Marsilio Ficino, Erasmo, Pico della Mirandola, Giordano Bruno, Tommaso Campanella, Tommaso Moro; opere storiche sui valdesi ed una preziosa collezione in lingua romancia dell’Engadina.
Questo per limitarsi al XVI secolo, ma anche i secoli successivi sono ben rappresentati da opere e testi di grande interesse.
Un patrimonio che non è solo librario ma anche di idee e che racconta una parte della storia del Protestantesimo italiano e non solo. Racconta dell’impegno di uno studioso e di un credente, il conte Piero Guicciardini, che ha in qualche modo «collezionato» la Riforma italiana ed europea nella sua biblioteca, approfondendola e facendone materiale di studio per i posteri. Un patrimonio importante che ha bisogno di essere catalogato e studiato per poter essere fruito da tutti.
Il conte Piero Guicciardini. Personalità di rilievo nella Toscana risorgimentale, collezionista e bibliofilo, uomo di fede evangelica e cultura europea partecipò alla vita culturale, sociale e politica della città di Firenze. Fu uno dei fondatori di quella che oggi è la Chiesa dei Fratelli in via della Vigna Vecchia a Firenze. Associato all’Antologia e al Gabinetto-scientifico-letterario di Gian Pietro Vieusseux, fu tra i promotori dell’Archivio storico italiano. Collaborò con il Giornale agrario toscano e fu socio ordinario dell’Accademia dei Georgofili. Particolarmente interessato all’insegnamento e alla diffusione della cultura, il conte, fu tra i fondatori della “Società per gli Asili Infantili di Firenze”, partecipò alla “Società per promuovere la diffusione del reciproco insegnamento” e collaborò con Gino Capponi, Pietro Thouar ed Enrico Mayer alla rivista la Guida dell’educatore.
La Fondazione Centro Culturale Valdese. E’ un’istituzione privata senza fini di lucro creata nel 1989 dalla Tavola valdese e dalla Società di studi valdesi e costituita come fondazione nel 1991.
Situata a Torre Pellice, nel cuore delle Valli valdesi, si trova in una zona di frontiera e, nel contesto di una realtà europea in costruzione, vuole essere luogo di incontro e confronto in uno spirito di pluralismo culturale.
Ha lo scopo di:
- conservare e valorizzare la Biblioteca valdese, i fondi librari, il Museo storico valdese ed il Museo delle valli valdesi nonchè tutti gli altri fondi archivistici, librari che le siano affidati da privati, da enti pubblici o privati;
- contribuire allo sviluppo ed alla diffusione degli studi e della riflessione di carattere teologico, culturale e storico delle chiese evangeliche, in particolare valdesi, anche in collaborazione con altri enti italiani e stranieri, mediante conferenze, convegni, dibattiti, mostre, pubblicazioni, ed ogni altra forma opportuna;
- promuovere la fruizione del patrimonio storico e documentario raccolto, mettendolo a disposizione del pubblico, etc.
Progetto Guicciardini. In collaborazione con la BNCF, la FCCV, ha predisposto un progetto, finanziato con fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese, iniziato a febbraio 2014, che si propone di realizzare una catalogazione analitica degli esemplari raccolti nel Fondo Guicciardini, corredandola di un’ ampia documentazione storico bibliologica. Il tutto sarà reso accessibile nel web: per quanto riguarda la catalogazione, sul Sistema bibliotecario nazionale (SBN Web); per quanto riguarda la documentazione nel suo insieme, sul nascente portale web del patrimonio valdese, frutto anche «del Protocollo di collaborazione nelle attività di inventariazione, catalogazione e valorizzazione del patrimonio culturale delle chiese valdesi e metodiste» sottoscritto nel 2013 fra la Chiesa valdese e il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo.
«Il progetto – spiegano alla FCCV, che materialmente realizzerà l’intervento con proprio personale nei locali e sotto la supervisione scientifica della BNCF – per il momento riguarderà solo le edizioni del XVI secolo che, di per sé, hanno una consistenza importante. Il lavoro previsto, che si concluderà entro due anni, dovrebbe realizzare, come concordato con i responsabili della BNCF, una pubblicazione monografica e una mostra in BNCF su una selezione di volumi cinquecenteschi del Fondo Guicciardini».
L’accordo siglato a fine gennaio tra i due enti prevede anche la scansione dei frontespizi dei volumi catalogati al fine di realizzare, in contemporanea a quella fiorentina, una mostra «virtuale» nelle Valli Valdesi a Torre Pellice.
« Per noi quello sul Fondo Guicciardini è un progetto importante – dice Davide Rosso direttore della FCCV – perché ci permette di valorizzare una parte notevole di quello che è il patrimonio culturale protestante ed evangelico italiano e farlo per di più partendo da un Fondo custodito in una biblioteca pubblica italiana e in collaborazione con essa. Riuscire a mettere questo patrimonio a disposizione di tutti è sicuramente un modo per valorizzarlo e per farlo vivere in un modo più completo al servizio di tutti gli italiani. Il fatto poi di cominciare questo lavoro nel periodo delle celebrazioni del XVII febbraio 1848, data che ricorda la concessione delle libertà civili ai valdesi, è sicuramente particolarmente significativo».