Valdo Spini sulle primarie del centro-sinistra
Quando ieri ho visto apparire sul sito del partito democratico la Carta d’intenti – Patto dei Democratici e dei Progressisti – firmata da PD SEL e PSI, sono andato molto speranzoso a fare la ricerca informatica sulla presenza delle parole socialista e socialismo. Ho dovuto invece constatare che queste parole non figuravano in nessuna parte del testo; non solo, ma che lo stesso riferimento al PSE era annacquato in un generico riferimento ai progressisti, in modo da eludere, come ai vecchi tempi, il franco ed esplicito riferimento alla parola socialismo.
Che questo sia avvenuto proprio in occasione di una convergenza tra un partito come il PSI membro a pieno titolo del Partito del Socialismo Europeo, un partito come il PD che vi ha il rango di osservatore e la SEL che aveva dato segnali di interesse verso quel riferimento, costituisce un passo indietro di inusitata gravità.
Poiché accanto alla Carta d’Intenti sono stati diffusi anche principi regolamentari per le primarie di coalizione e questi prescrivono esplicitamente la firma della Carta d’Intenti per partecipare alle primarie stesse, non ritengo positivo apporre la mia firma ad un documento del genere. Pertanto, se non vi sarà un chiarimento esplicito sul socialismo europeo, non parteciperò a quelle primarie.
È infatti possibile parlare, come fa la Carta d’Intenti di “visioni, democrazia, Europa, lavoro, uguaglianza, sapere, sviluppo sostenibile, beni comuni, diritti e responsabilità” solo all’interno di un quadro d’ azione comune che veda nel socialismo e nell’Europa i principali punti di riferimento.