Firenze, 30 gennaio – Per la Giornata della memoria
Lunedì 30 gennaio la seduta del Consiglio comunale di Firenze si è aperta con la prolusione di Valdo Spini dedicata alla celebrazione della Giornata della memoria. Spini ha dedicato il suo intervento ai deportati fiorentini, e in particolare ai 311 ebrei catturati a Firenze e avviati in campi di sterminio, dei quali solo 16 riuscirono a tornare, e ai 315 politici della provincia, dei quali solo 28 si salvarono, ma anche ai rom, agli omosessuali e a tutti gli altri, ricordando anche gli internati militari italiani. Spini ha rievocato la figura di Riccardo Dalla Volta, insigne economista, professore al “Cesare Alfieri” dove fu relatore alla tesi di laurea di Carlo Rosselli, e due volte assessore al Comune di Firenze, arrestato insieme con la famiglia e morto ad Auschwitz, e ha proposto di dedicargli un incontro di studio in questo anno, centocinquantesimo dalla sua nascita. Reso omaggio a quanti aiutarono gli ebrei fiorentini (fra gli altri don Leto Casini, don Giulio Facibeni e il pastore valdese Tullio Vinay, ma anche il grande ciclista Gino Bartali, che collaborò in questo con l’arcivescovo di Firenze cardinale Elia Dalla Costa). Spini è risalito alle leggi razziali del 1938, che colpirono duramente anche la famiglia Rosselli, citando episodi di coraggiosa resistenza come quello di Teresa Mattei, studentessa al Michelangelo, espulsa da tutte le scuole del regno per aver contestato quelle leggi. Ma ha connesso il rifiuto dell’antisemitismo anche alle altre lotte di emancipazione, ricordando l’azione del pastore Martin Luther King in difesa dei neri degli Stati Uniti, e messo in guardia contro ogni possibile rigurgito, come quello che ha portato poco tempo fa all’attacco di un folle contro gli ambulanti senegalesi in piazza Dalmazia. “Molti di noi”, ha aggiunto, “ sono, con il Presidente Giorgio Napolitano quando chiede la cittadinanza italiana per i figli degli immigrati nati nella nostra nazione, l’Italia, perché di essa si possano sentire a tutti gi effetti figli”.