28 luglio – Le celebrazioni per il V centenario del “Principe”
‘Uno opuscolo de principatibus’ e alcune sue ‘cogitazioni di questo subbietto’: così, in una lettera del 10 dicembre 1513, Niccolò Machiavelli annuncia a Francesco Vettori di avere scritto quello che sarà un vero e proprio bes-seller: Il principe, considerato ancora oggi la base della scienza politica moderna. Firenze sta predisponendo per celebrarne i 500 anni un programma di convegni, mostre, percorsi museali, didattica. Lo farà in collaborazione con la Regione Toscana, la Provincia di Firenze, il Comune di San Casciano dove, a Sant’Andrea in Percussina, Machiavelli aveva la casa in cui trascorse l’esilio e stese le sue opere.
Il nuovo assessore alla cultura del Comune di Firenze, il filosofo Sergio Givone, ha chiesto a Valdo Spini, presidente nazionale delle Associazioni delle istituzioni italiane di Cultura (Aici) e consigliere comunale della città, di coordinare un Comitato cui partecipano le principale istituzioni culturali cittadine interessate, l’Università di Firenze, la Scuola Normale di Pisa. ‘L’iniziativa – ha sottolineato Valdo Spini – deve avere un carattere europeo ed internazionale. Machiavelli è universalmente studiato nelle principali Università, il suo Principe e’ stato tradotto in moltissime lingue, e rappresenta uno dei segni di identità nazionale del nostro paese. Proprio per questo, vogliamo assolutamente evitare lo stereotipo del machiavellismo come doppia etica che sarebbe in qualche modo al fondo delle carenze culturali congenite del popolo italiano e sottolineare al contrario la connessione fra il Segretario fiorentino e la Repubblica che egli servì fedelmente’. ‘Chiederemo – ha poi aggiunto – la collaborazione del Ministero dei Beni Culturali, del Ministero degli Affari esteri, impegnato nel 2013 nel programma sull’immagine culturale dell’Italia negli Usa) e di tutti coloro, istituzioni culturali e possibili sponsors, che vorranno unirsi a noi in questa grande impresa’. (Ansa)