Per il V centenario del “Principe” di Machiavelli: Valdo Spini coordinatore del comitato per le celebrazioni
Già nello scorso novembre Valdo Spini ha lanciato l’idea di una grande iniziativa per il quinto centenario (1513-2013) del Principe di Niccolò Machiavelli. Il trattato scritto dal grande fiorentino nel 1513, nel suo esilio di Sant’Andrea in Percussina, è uno dei libri più conosciuti e diffusi del mondo, è considerato l’architrave degli studi di teoria e dottrina della politica, è insegnato nelle università di tutto il mondo e pubblicato in moltissime lingue. Ricordare criticamente questo avvenimento di grande significato culturale è anche ribadire il ruolo di Firenze nel Rinascimento.
Ora, dopo una riunione convocata dall’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Sergio Givone, è nato un comitato per gestirne la celebrazione, e come suo coordinatore è stato indicato Valdo Spini, capogruppo della lista “Spini per Firenze” nel Consiglio comunale.
L’anniversario del trattato scritto dal Segretario fiorentino nel suo esilio di Sant’Andrea in Percussina, caposaldo fra i massimi nella storia del poensiero politico europeo, sarà ricordato con convegni, mostre, rappresentazioni teatrali, percorsi storici, proiezioni di film di argomento rinascimentale, collegamenti informatici e siti telematici.
“Firenze – ha ricordato Spini – ospita un glorioso Ateneo, un’università prestigiosa come l’Istituto Universitario Europeo e le filiazioni di tutte le principali università deli Usa e quindi puo’ organizzare iniziative di carattere nazionale e internazionale per il quinto centenario del Principe“. Secondo Spini le celebrazioni dovrebbero essere organizzate “all’insegna dello studio delle leggi che sono sottostanti al potere, attualizzandolo nel contesto democratico contemporaneo. Ugo Foscolo parlò del Machiavelli come di colui che svelò ‘di che lacrime grondi e di che sangue / lo scettro ai regnator’; Norberto Bobbio gli contrappose Erasmo da Rotterdam che sosteneva che il Principe dovesse eccellere in magnanimità, saggezza e temperanza (mentre Machiavelli, com’è noto, scriveva che doveva eccellere nelle arti ‘della golpe e del lione’). Oggi, più modernamente, di fronte alla difficoltà della politica a padroneggiare la crisi finanziaria internazionale, dovremmo parlare dei rapporti tra i vari poteri e tra questi e la democrazia, Una riflessione critica sul ruolo della politica nel contesto internazionale di oggi potrebbe aiutarci molto”.