Le dimissioni dell’assessore Fantoni: commento di Valdo Spini
Il 2 giugno, festa della Repubblica, l’assessore comunale al bilancio e alla casa del Comune di Firenze, Claudio Fantoni, ha annunciato le sue dimissioni irrevocabili “per insanabili divergenze in ordine alle procedure e alle azioni da mettere in atto relative alla gestione economica e finanziaria e quindi alla sicurezza dei conti”, e questo appena due settimane dopo che il sindaco Matteo Renzi e lo stesso assessore Claudio Fantoni si erano presentati insieme in consiglio comunale di Firenze per richiedere l’approvazione del bilancio preventivo per il 2012.Poichè la serietà e la passione di Claudio Fantoni sono note e dato che lo stesso sindaco Matteo Renzi lo ha riconosciuto aggiungendo alle sue competenze originarie, cioè la casa, anche quelle del bilancio, siamo di fronte ad una vera e propria crisi di giunta.
Le dichiarazioni di Claudio Fantoni sono infatti di evidente gravità e suscitano preoccupazione tra chiunque abbia a cuore l’interesse di Firenze e dei suoi cittadini, aldilà degli schieramenti politici. Non possono essere liquidate con la nomina di un successore, che ci auguriamo comunque serio e competente.
Il Consiglio comunale di Firenze ha il diritto di conoscere i contenuti politico-amministrativi sui cui tale dissenso si è verificato. Formulo quindi un appello sia al sindaco Matteo Renzi sia all’assessore uscente Claudio Fantoni, perché ci dicano:
1) Se esiste una nota con la quale l’assessore Fantoni avrebbe esposto al Sindaco la criticità dei conti dell’amministrazione comunale:
2) Nel caso positivo che cosa contenesse la nota;
Mi auguro che su questo venga fatta chiarezza in modo che su tali questioni il Consiglio comunale di Firenze possa esercitare quell’azione di indirizzo politico che è nelle sue competenze. Mi riservo altrimenti di chiedere la convocazione nella commissione affari istituzionali di tutti gli interessati.
Inoltre lo stesso Claudio Fantoni ha affermato: “Ho sempre pensato che chi è chiamato a governare Firenze sia a servizio della città e non che la città, Firenze, sia a servizio e uno strumento utile al perseguimento di ambizioni personali”. Personalmente riterrei addirittura scontato che il centro-sinistra debba fare a livello nazionale delle primarie di coalizione. La questione è un’altra. Se il sindaco Matteo Renzi ha deciso di presentarsi alle elezioni parlamentari dell’anno prossimo 2013 è un suo diritto costituzionale. Vista la ristrettezza dei tempi, ha allora il dovere di dirlo subito, con trasparenza e lealtà alla sua città.