Auguri a François Hollande
L’augurio più sincero e fervido per François Hollande, candidato alla Presidenza della Repubblica Francese. Nel febbraio 1998 Hollande intervenne a Firenze agli Stati Generali della Sinistra, che dettero vita ai DS. Era il tentativo di dar vita a una grande forza del socialismo europeo in Italia, e Hollande non ci fece mancare il suo incoraggiamento.
Oggi la vittoria di Hollande potrebbe permettere di rimettere in discussione il “fiscal compact” imposto dalla Germania all’Europa e di aprire anche all’Italia più spazio per la crescita, indispensabile per assicurare al nostro paese una prospettiva migliore sia per il rilancio della sua economia sia per il suo stesso risanamento.
Questa la mia comunicazione al Consiglio Comunale di Firenze del 23 aprile:
Il risultato del primo turno delle elezioni per il presidente della repubblica Francese rappresenta un fatto di grande rilevanza per le sorti dell’Europa, dell’area dell’ euro e quindi più specificamente per l’Italia. Non c’è infatti dubbio che l’attuale crisi economica e finanziaria accentua le interrelazioni e le interconnessioni fra le economie dei nostri Paesi, fino ad arrivare anche alle regole che condizionano lo stesso bilancio del Comune di Firenze. Vorrei intanto sottolineare la vitalità delle istituzioni francesi e l’utilità che rivestirebbe introdurre anche nella necessaria riforma elettorale dell’ Italia il sistema francese caratterizzato dall’uninominale a doppio turno. Occorre infatti avere una visione non provinciale della necessaria ristrutturazione del sistema politico e istituzionale italiano. Nel 2005 presentai al Congresso dei Democratici di Sinistra un documento per introdurre nel simbolo di quel partito la scritta per esteso “partito del socialismo europeo”. Mi riferivo alla necessità di inserire anche l’ Italia nel dibattito e nel sistema politico europeo. Mi dispiace che nello stretto giro di pochi mesi, si sia addirittura fatto il contrario, cioè si sia usciti dal Partito del Socialismo Europeo, anche se questo era motivato dal di per se utile processo unitario nel centro sinistra italiano. Oggi siamo di fronte ad un fatto interessante, e cioè che la piattaforma politico programmatica del candidato in testa al primo turno, cioè il socialista Francois Hollande prevederebbe la riconsiderazione di quell’impostazione dell’asse franco-tedesco, Merkel – Sarkozy che ci sta portando, non solo al giusto risanamento dei conti pubblici, ma anche in una situazione di recessione estremamente pericolosa per l’economia e la società italiana ed in particolare per la nostra struttura produttiva. Noi sappiamo che oggi si è concluso il primo turno di queste elezioni e che quello decisivo sarà il secondo turno. Tuttavia credo che sin d’ora dovremo manifestare l’interesse dell’Italia ad allentare quel nodo scorsoio che limita la nostra capacità di crescita e soprattutto di metter in movimento nuovi istituti finanziari europei come gli Eurobond che valgano a finanziare l’investimento e sollecitare la ripresa della nostra produzione. Credo comunque che già a questo stadio, il risultato francese ci possa ammonire contro i facili nuovismi e le facili rimozioni delle radici della sinistra italiana che anche a Firenze qualcuno cerca di presentare come soluzione dei suoi problemi.