4 novembre 1966 – 4 novembre 2012: Non lasciate morire quest’Italia
Nel suo intervento nel Consiglio comunale straordinario di oggi, svoltosi presso la Biblioteca Nazionale in ricordo dell’alluvione del 4 novembre, Valdo Spini ha voluto proporre l’esempio di impegno e di solidarietà di cui Firenze dette prova nel 1966 come punto di riferimento per l’Italia di oggi nella crisi economica e finanziaria che sta attraversando.
Firenze, duramente colpita nel suo patrimonio culturale, reagì e non volle morire così come non volle morire la Biblioteca Nazionale Centrale. Oggi, qui, da questa biblioteca, con tutto il suo significato spirituale, culturale e civile, dalla riunione straordinaria del consiglio comunale di Firenze, che vogliamo lanciare a tutti gli operatori della politica, della società, dell’economia, il grido “non lasciate morire quest’Italia”. Perché quando un paese ha più del 30% di giovani non impegnati né nel lavoro né nella formazione rischia l’asfissia sociale, così come oggi la Biblioteca Nazionale Centrale che non può procedere al turnover dei giovani e rischia di non poter trasmettere i saperi. Questo é il messaggio che Firenze in questo anniversario può trasmettere all’Italia: si può reagire, si può e si deve farcela.