20 febbraio 2003 – Gli alpini in Afghanistan
Il 20 febbraio 2003 Valdo Valdo Spini interviene alla Camera dei deputati a proposito dell’invio di truppe italiane in Afghanistan.
Signor Presidente, onorevoli colleghi, il gruppo dei Democratici di sinistra – l’Assemblea lo ricorderà senz’altro dato che vi è stato un forte dibattito politico – si espresse a suo tempo in senso contrario all’invio dei 1.000 alpini in Afghanistan per motivi, credo, noti a tutti. Il gruppo dei Democratici di sinistra si espresse unitariamente e riproduce ora la stessa esigenza nel successivo emendamento 1.2, di cui l’onorevole Angioni illustrerà gli aspetti tecnico-operativi e, naturalmente, anche quelli politici. Però, il nostro gruppo non può accettare l’emendamento 1.1 perché la soppressione totale del comma 3 significherebbe, sostanzialmente, il ritiro complessivo dell’Italia dall’operazione Enduring freedom e, quindi, anche da quella parte dell’operazione – penso, ad esempio, al pattugliamento delle navi – approvata dal nostro gruppo in sede di conversione del decreto-legge dell’aprile scorso.
Esprimo il più grande rispetto nei confronti dei presentatori, coerenti con una posizione di dissenso che ebbero anche allora. Tuttavia, credo che i presentatori abbiano a loro volta presente che il gruppo non può non essere coerente con i suoi atteggiamenti e le sue previsioni. In particolare, non può non essere coerente con il voto di ieri che ha visto l’Ulivo ribadire con molta precisione e molta chiarezza la sua posizione contro l’intervento in Iraq ed a favore della legalità internazionale, ma anche ribadire l’impegno e la solidarietà nella lotta contro il terrorismo.
Pertanto, accettando l’emendamento in esame verremmo meno a tale coerenza ed a tale impegno di tutto l’Ulivo. L’ideale sarebbe che i presentatori ritirassero l’emendamento in esame e si impegnassero nell’emendamento di stralcio presentato dall’onorevole Minniti. Se ciò non dovesse avvenire, per i motivi suddetti di coerenza e di impegno politico, non possiamo votare a favore dell’emendamento in esame.